Il “Lodo Scalfari”, Debora Serracchiani e Ignazio Marino. La lunga strada del PD verso la democrazia

Debora Serracchiani

Debora Serracchiani

Debora Serracchiani interviene nel dibattito sul c.d. Lodo Scalfari.

“Ignazio Marino si sforzi di essere all’altezza del consenso che ha ottenuto tra gli iscritti, e non deluda l’esigenza di serieta’ richiesta a un dirigente nazionale del Partito Democratico”. Sono le parole dell’eurodeputata del Pd Debora Serracchiani (che appoggia la mozione Franceschini, ndr).

Il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari,  rilanciando una vecchia proposta di Marini dagli schermi della TV pubblica, invitava il PD a violare le regole del suo stesso Statuto e ad eleggere il nuovo segretario del partito con nuove regole, improvvisate – e non si capisce a quale titolo – a gara gia’ iniziata.  Ignazio Marino e’ stato l’unico tra i tre candidati alla segreteria a rifiutare il Lodo Scalfari. Tanto e’ bastato per attirare i fulmini e le scomuniche del suo stesso partito.

Abbiamo molta stima di Debora Serracchiani e ancora riponiamo in lei molte speranze. E tuttavia dispiace far notare che anche l’ottima Serracchiani non si rende conto dell’assoluta irricevibilita’ del Lodo Scalfari: in una democrazia liberale, le regole non sono un ostacolo e non si possono disattendere a giochi iniziati perche’ quelle regole non si piegano ai desideri di questo o quel partecipante alla competizione. Se si vuole dare vita ad un partito DEMOCRATICO, la sola strada e’ il rispetto della democrazia, fondata sulle regole. In altre parole, la democrazia e’ la sola strada per la democrazia.

Rifiutando di prendere sul serio il Lodo Scalfari, Marino non solo ha fatto il suo dovere ma e’ stato il solo candidato alla segreteria del PD a dimostrare di avere rispetto per le regole, un’idea chiara di democrazia e il coraggio di cui il PD e il paese hanno bisogno. Sul piano della democrazia liberale, Ignazio Marino e’ il solo candidato credibile per il Partito Democratico.

Siamo sicuri Debora Serracchiani converra’ con noi, se non ora forse a polemiche spente, quando i cattivi umori legati alla competizione riusciranno a dare spazio ad un piu’ serio, ragionato, aperto e amichevole dibattito all’interno del Partito Democratico.

P.S. Segnaliamo anche l’analisi di Francesco Costa: Vedi alla voce “polpetta avvelenata”

1 Responses to Il “Lodo Scalfari”, Debora Serracchiani e Ignazio Marino. La lunga strada del PD verso la democrazia

  1. […] del PD. Anche per questo Marino e la sua mozione si sono guadagnati il boicottaggio dei media, i fulmini del PD e l’ira e la scomunica del profeta-imperatore-censore Scalfari. Tutti ottimi motivi per […]

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